Il progetto organizzato da Uisp con la collaborazione del centro anti-violenza Pronto Donna e della giornalista sportiva Francesca Muzzi prevede una serie di incontri al Liceo Piero della Francesca coinvolgendo le classi prime, la 1AR1 e la 1S1. Nella giornata odierna presente la giornalista sportiva Francesca Muzzi e il Presidente Uisp Marisa Vagnetti insieme ai docenti delle due classi coinvolte L'incontro è stato completamente interattivo e partecipativo, creando un vero e propio dibattito con i ragazzi.
Si è partiti da una domanda, collegata alla storia che racconta Francesca Muzzi nel suo libro: "Giochiamo anche noi: l'Italia del calcio gay - Com'è essere gay nel mondo del calcio? o anche il calcio è un ambiente maschilista?
La risposta è sì, molto spesso i giocatori omossessuali il calcio li ha negati, creando situazione di solitudine, allontanandoli, giudicando il loro orientamento sessuale piuttosto che il gesto tecnico o la prestazione sportiva. Ma non soltando i giocattori anche gli arbitri vivono la stessa sorte. Si preferisce non dichiararsi apertamente e pubblicamente per evitare pregiudizi, "battutine" o allontanamenti.
Quante volte un ragazzo o una ragazza si sono sentiti dire questo sport non fa par te perchè troppo femminile o troppo maschile! Alcuni ragazzi hanno raccontato la propia esperienza, mettendo in luce che questi pregiudizi esistono ancora. Ma lo sport è di tutti come hanno dimostrato con un video, alcuni ragazzi che erano presenti anche alle scorse edizioni del progetto. Dal dibattito è emerso quanto spesso storie di pregiudizi legati alle discipline sportive si legano a storie di pregiudizi di vita quotidiana. Il progetto vuole essere un segnale di come questi pregiudizi sono inseriti nel mondo sportivo e nella vita quotidiana, ma anche un'azione concreta di come è possibile riconoscerli ed eliminarli.